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News L’ospite inatteso, #02 – Filippo Del Corno, Assessore alla cultura

L’ospite inatteso, #02 – Filippo Del Corno, Assessore alla cultura

Le frontiere della cultura a Milano

Questi giorni che ci avvicinano alle primarie per scegliere il candidato Sindaco del centrosinistra, sono per me un momento importante per fare un bilancio del lavoro svolto come Assessore alla Cultura del Comune di Milano, per capire cosa ci sia ancora da fare e pensare alle frontiere di azione per il futuro mandato.

Uno dei principali temi da mettere in luce è che, in questi cinque anni di lavoro della Giunta Pisapia, Milano è tornata a mettere la cultura e le politiche culturali al centro del dibattito politico. La cultura non è più nelle ultime pagine dell’agenda, ma è considerata, anche in questa fase delle primarie, una componente essenziale dello sviluppo di Milano. In questi cinque anni l’offerta culturale di Milano è molto cresciuta, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Questo non è certo solo merito della giunta Pisapia ma non c’è dubbio che è anche frutto di una strategia politica portata avanti che ha avuto la cultura come driver centrale di cambiamento. Tre sono stati gli obiettivi che ci siamo proposti: il primo obiettivo è stato quello di restituire a Milano il primato di una vera e propria capitale europea della cultura, aumentando la sua attrattività e la sua offerta culturale e migliorando la qualità della vita e la sua reputazione a livello internazionale sia come destinazione turistica che come hub di investimenti economici; il secondo obiettivo che ci siamo ripromessi è stato quello di fare in modo che la cultura fosse uno strumento importante di sviluppo, dal punto di vista economico e sociale, aumentando le occasioni di cultura e il patrimonio cognitivo della comunità e riportando Milano ad essere un terreno fertile per la creatività; infine il terzo obiettivo è stato quello di mettere in rete tutti gli operatori e le istituzioni della città sviluppando così sinergie tra i vari attori di produzione culturale e creativa. Il lavoro fin qui fatto è stato quindi importante per lo sviluppo e il rilancio dell’offerta di cultura della nostra città.

Ma qual è la prossima frontiera di azione delle politiche culturali di Milano per il futuro?

Il secondo passaggio credo sia nell’alimentare oltre all’offerta anche la domanda di cultura. L’offerta culturale non è stata infatti in grado di allargare in maniera significativa la sua domanda verso nuovi pubblici, nuovi target, nuove generazioni, verso chi è stato tenuto ai margini. La vera frontiera delle politiche culturali nell’immediato futuro risiede nelle strategie di stimolo alla domanda di cultura e di allargamento del pubblico: come generare desiderio di bellezza e di sapere in coloro che spesso non hanno neanche mai avuto un’occasione di incontro con l’arte, la musica, il teatro? Come convincere tutti coloro che non sono mai entrati in un museo o non hanno mai visto uno spettacolo teatrale a vivere e condividere questa esperienza? Questa è la vera futura frontiera delle scelte di politica culturale per la città, per una Milano che possa continuare essere non solo la capitale di produzione creativa e culturale che ha saputo dimostrare di essere in questi anni ma anche il centro di un nuovo modo di vivere la cultura come fattore di sviluppo sociale e motore di cambiamento.

Filippo Del CornoAssessore alla cultura

L’Ospite Inatteso
Rubrica SocioCulturalUrbana
Prima edizione 2016
Nuovi episodi da gennaio 2025

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A otto anni di distanza riproponiamo una collezione di scritti raccolti tra amici, artisti, giornalisti, esponenti della cultura e della vita artistica che hanno in Milano un importante punto di riferimento.

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